Trento, 2 novembre 2007 
        SOSTENERE L’ATTIVITA’ DEI GESTORI DI RIFUGIO 
        E LA VALORIZZAZIONE DEI RIFUGI 
        Proposta di mozione presentata da Roberto Bombarda 
      consigliere provinciale dei Verdi e Democratici per L’Unione 
      Premesso che: 
      in Trentino operano oltre cento rifugi, costruiti nell’arco  dei decenni a partire da quando, nella seconda metà dell’Ottocento, nacquero i  club alpinistici e tra questi la SAT (fondata a Madonna di Campiglio il 2  settembre 1872), e che la rete dei rifugi costituisce, accanto alla rete dei  sentieri, il principale fattore che ha determinato lo sviluppo e l’attrazione  turistica in quota del territorio trentino 
      Premesso pure che: 
  l’attività dei rifugi risente di crescenti difficoltà legate  sia all’evoluzione del turismo, sia alla complessità delle problematiche di  gestione – acqua, rifiuti, energia, personale, burocrazia eccetera – e questo  contribuisce a rendere sempre più imprevedibili le pianificazioni economiche e  la redditività dell’attività, unitamente al fatto che al rifugio vengono  chieste sempre più funzioni aggiuntive rispetto a quelle tradizionali di  accoglienza sobria degli alpinisti diretti alla salita di una montagna posta in  prossimità 
      Visto che: 
        la presenza dei rifugi alpini costituisce in ogni caso  presidio dell’uomo in montagna e luogo privilegiato per la conoscenza e la  frequentazione dell’ambiente in stile sobrio e consapevole del senso del limite  che caratterizza la montagna 
      Visto pure che: 
        l’esperienza della vita in rifugio può rappresentare un modo  diverso di avvicinarsi alla Natura ed un modello turistico diverso ed  alternativo al predominante modello consumistico che omologa tutto e riduce  tutte le località a “non-luoghi”, offrendo l’opportunità in particolare alle  giovani generazioni di misurarsi con uno stile di vita più misurato e meno  impattante sulle risorse naturali 
      Considerato che: 
        l’attività di gestione di un rifugio è straordinariamente  complessa ed implica competenze e capacità che impongono al gestore molteplici  e crescenti conoscenze ed un elevato spirito di sacrificio, spesso anche a  carico dei familiari 
      Posto che: 
        la gestione del rifugio alpino evidenzia problematiche di  grande complessità per quanto attiene anche l’impiego dell’acqua – prelievi e  scarichi -, l’uso dell’energia, il rapporto con i rifiuti, i rifornimenti  tramite impianti a fune o elicottero eccetera e che dunque non potendosi assimilare  a quella di un albergo agevolmente accessibile il rifugio presenta costi di  gestione più pesanti rispetto ad una struttura posta a fondovalle 
      Rilevato che: 
        il rifugio dovrebbe rimanere luogo privilegiato per  l’acquisizione di conoscenze sull’ambiente naturale circostante e per acquisire  informazioni e competenze di tipo tecnico relative anche alla frequentazione in  sicurezza dell’ambiente montano 
      Considerato che: 
        l’attività dei gestori necessita di ulteriori  riconoscimenti, che potrebbero tradursi ad esempio nell’istituzione di un  apposto albo professionale, e di garanzie nei processi formativi per offrire  una preparazione di base e l’aggiornamento continuo anche in funzione del pieno  soddisfacimento delle richieste dei clienti-escursionisti-alpinisti e per una  piena comprensione dell’evoluzione della domanda turistica 
      Rilevato infine che: 
        nella società attuale è fondamentale essere presenti sul  mercato turistico con iniziative informative e comunicative e poter contare su  conoscenze e competenze adeguate nel campo tecnologico, anche per assicurare ai  rifugi un collegamento quantomeno all’altezza delle migliori realtà nazionali  ed internazionali, ad esempio prevedendo la connessione con banda larga alla  rete internet e nuove iniziative di comunicazione, anche in formato elettronico 
      Tutto ciò premesso 
      il Consiglio impegna la Giunta provinciale 
      a promuovere e sostenere, con il coinvolgimento della SAT e  dell’Associazione dei Gestori di Rifugi del Trentino, un piano straordinario di  valorizzazione dei rifugi e dell’attività dei gestori, diretto in particolare  al migliore inserimento delle strutture in quota, al contenimento dei consumi  idrici ed energetici ed al più efficiente smaltimento dei rifiuti e delle acque  reflue, al dotare le strutture di adeguati collegamenti per i rifornimenti e  per la connessione informatica con la diffusione della banda larga 
      Cons. prov. dott. Roberto Bombarda   
  
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